LA RISURREZIONE DI MITHRA

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view post Posted on 14/4/2019, 08:56
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UN SITO FILOCLERICALE SOSTIENE :



CITAZIONE
DA https://storiadelleidee.blogspot.com/2019/...e-analogie.html



Sul parallelo tra abluzioni rituali in ambito mitraico e battesimo cristiano abbiamo passi del "De baptismo" di

Tertulliano:

«Anche un'iniziazione a Iside o a Mitra è per mezzo di acqua battesimale»

Ma poco significativi se si tiene conto che le abluzioni purificatorie sono presenti praticamente in tutte le culture e discendono dall'ovvio fatto che l'acqua viene usata per pulire e pulirsi. Il battesimo cristiano è comunque attestato prima, ed è preceduto da abluzioni rituali appartenenti allo stesso ambiente ebraico in cui sorse il cristianesimo.
Tertulliano comunque è tra quelli che vedono in aspetti del culto di Mitra una scimmiottatura del cristianesimo ad opera del demonio, tuttavia nel "De corona" le analogie che lui vede non sono esattamente quelle di cui parlano i fautori della tesi "il cristianesimo ha copiato il mitraismo":

«riceve [il soldato, una delle varie iniziazioni], a mo’ d’imitazione del martirio, una corona che gli è presentata sulla punta di una spada e poi posta sul capo. Quindi una mano gli si avvicina e gli ordina di togliersi la corona dal capo e di gettarla dietro le spalle, ripetendo la formula: “Mitra è la mia corona”. Da questo momento egli non si porrà mai più una corona sul capo. Questo è il segno della sua iniziazione, nel caso in cui sia sottoposto alla prova del giuramento egli risponderà che rigetta la corona e che questa appartiene soltanto al suo dio, e subito verrà riconosciuto come soldato di Mitra. Ravvisiamo in ciò le astuzie del demonio, che pretende di imitare le cose divine per confonderci e giudicarci attraverso la lealtà dei suoi discepoli»

Nel "De praescriptione haereticorum" l'analogia è già più calzante, ma in parte è sempre quella già trattata riguardante l'iniziazione tramite battesimo:

«Il diavolo [...] il cui lavoro è quello di pervertire la verità, che con i misteri idolatri tenta di imitare la realtà dei sacramenti divini. Alcuni egli stesso spruzza come in segno di fede e lealtà; promette il perdono dei peccati attraverso il battesimo; e se la mia memoria non mi inganna,

segna i suoi soldati con il segno di Mitra sulla fronte,

commemora un'offerta di pane,

introduce una finta risurrezione


e con la spada apre la via alla corona»


Anche in questo caso non ci sono fonti pre-cristiane che attribuiscono queste cose ai misteri di Mitra, dunque è impossibile stabilire che il cristianesimo abbia preso queste cose da là, è possibile anzi anche un'influenza inversa. Non è da sottovalutare nemmeno una coincidenza puramente casuale, visto che il mitraismo ha diversi gradi iniziatici e dunque un numero di cerimonie elevato che rende statisticamente abbastanza probabile la comparsa di elementi in comune con i riti cristiani. Ad ogni modo l'eucarestia cristiana coinvolge anche il vino, non solo il pane, e il racconto della sua istituzione è narrato nei vangeli, tutti del I secolo, e in questi è anche chiarito il contesto in cui prese forma, la tradizionale cena di Pasqua, che ci permette di riconnetterla alle radici ebraiche del cristianesimo. Il pane e il vino hanno un valore altamente simbolico, e appaiono anche insieme, già nell'Antico Testamento, non si vede dunque perché l'eucaristia debba essere ricollegata al culto di Mitra.

Un appunto finale sull'insistenza dei primi scrittori cristiani sull'analogia tra il cristianesimo e il mitraismo: agli albori della sua storia il cristianesimo non godeva di credito e legittimità e gli apologeti cristiani cercavano spesso di mostrare la loro fede come qualcosa di simile ai coevi culti pagani, ridimensionandone l'originalità, nell'intento di ridurre la diffidenza nei loro confronti. Il possibile tentativo di rendere il cristianesimo più familiare e rassicurante dev'essere sempre tenuto presente quando si ascoltano certe testimonianze.


MA SE ANDIAMO A VEDERE IL TESTO LATINO ORIGINALE





www.tertullian.org/latin/de_praescriptione_haereticorum.htm


XL. [1] Sed quaeritur, a quo intellectus interuertatur eorum
quae ad haereses faciant? [2] A diabolo scilicet, cuius
sunt partes interuertendi ueritatem qui ipsas quoque res
sacramentorum diuinorum idolorum mysteriis aemulatur.
[3] Tingit et ipse quosdam utique credentes et fideles suos;
expositionem delictorum de lauacro repromittit, [4] et
si adhuc memini Mithrae, signat illic in frontibus milites
suos.

Celebrat et panis oblationem et imaginem resurrectionis
inducit et sub gladio redimit coronam.



[5] Quid,
quod et summum pontificem in unis nuptiis statuit?
Habet et uirgines, habet et continentes. [6] Ceterum si
Numae Pompilii superstitiones reuoluamus, si sacerdotalia
officia et insignia et priuilegia, si sacrificantium ministeria
et instrumenta et uasa, <si> ipsorum sacrificiorum
ac piaculorum et uotorum curiositates consideremus, nonne
manifeste diabolus morositatem illam Iudaicae legis imitatus
est? [7]



XL. Falsi e ingannevoli procedimenti degli eretici

Ma si domanda: da quale potenza può venire interpretato il senso di quei luoghi, in
modo che essi favoriscano poi lo svolgersi di una credenza eretica? È manifesto che
ciò non può avvenire se non da parte del diavolo; è proprio il suo mestiere, del resto,
quello di sconvolgere e di turbare ogni principio di verità. E lui pure imita nei misteri
degli idoli, i riti della divina fede; egli pure battezza chi professa fede in lui e si dice
suo seguace; e promette pure lui che le loro colpe otterranno perdono da questo
lavacro.


Se ancor bene mi ricordo, anche Mitra

segna i suoi seguaci, e imprimeloro il suggello sulla fronte,

dì quella che sia la sua religione;

anche l’offerta del pane è fra le cerimonie che si ricollegano a lui

; ecco che nei suoi riti appare anche

un’immagine della resurrezione,


e ai caduti di spada offre la corona.



E poi, non ha
fissato pur lui per il suo sommo sacerdote la facoltà di stringere una sola volta
vincolo di nozze?

Anche lui ha le sue vergini ed ha pure discepoli, che osservano i
principi della continenza.

Del resto se ci rifacciamo a considerare le credenze
superstiziose di Numa Pompilio, se esaminiamo le funzioni dei sacerdoti gli onori di
cui sono insigniti, i loro privilegi, le funzioni sacrificali a cui essi presiedono,

gli
strumenti e i vasi diversi che vengono usati nei molteplici riti, e le stranezze, le
particolarità curiose e minuziose dei voti e delle cerimonie espiatorie,

non ci appare
forse manifestamente che il demonio ha imitato la Legge Mosaica in tutta la sua
minuziosa esattezza?






TESTO LATINO ORIGINALE


Celebrat et panis oblationem et imaginem resurrectionis
inducit et sub gladio redimit coronam.


IL SITO DEI BACIAPILE PROPONE

CITAZIONE
segna i suoi soldati con il segno di Mitra sulla fronte,

commemora un'offerta di pane,

introduce una finta risurrezione


e con la spada apre la via alla corona»

MA L' ORIGINALE DICE


ecco che nei suoi riti

appare anche un’immagine della resurrezione,

e ai caduti di spada offre la corona.




FONDAMENTALE :

imaginem resurrectionis inducit

se andiamo a vedere in qualsiasi dizionario di latino , si scopre che Il significato principale del verbo induco


induco jnducis induxi inductum inducere

verbo transitivo III coniugazione

www.dizionario-latino.com/dizionar...?parola=inducit

www.dizionario-latino.com/dizionar...lemma=INDUCO100

è quello di introdurre, presentare


e come fa notare il filologo Hoppe nel suo fondamentale lavoro

Sintassi e stile di Tertulliano
titolo Sintassi e stile di Tertulliano
autore Heinrich Hoppe

www.claudiana.it/scheda-libro/hein...00581-1170.html



SE TERTULLIANO AVESSE VOLUTO PARLARE DI UNA FALSA RISURREZIONE LO AVREBBE FATTO ESPLICITAMENTE ,


MENTRE IN TUTTO IL PEZZO EVIDENZIA LA CONTIGUITA' DEL DEL PRECEDENTE MITHRAISMO SUL CRISTIANESIMO


ATTRIBUENDO AL DIAVOLO IL PLAGIO .....


direi che siamo alle comiche ....


aigor





zio ot -_-
 
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view post Posted on 15/4/2024, 10:32
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Come detto, Mitra emerge da una roccia, non nasce da una donna vergine come Gesù. Qualcuno ha cercato di salvare il parallelo dichiarando che Mitra nasce dalla "roccia vergine", ma questo arbitrio linguistico è completamente privo di senso ed evidentemente fatto in cattiva fede. ........ BALLE, la nascita dalla roccia vergine ce la descrive Arnobio quando parla di Adgesti ,,,,, non importano le differenze " pratiche " , quello che conta è la presenza del " numen " ovvero la presenza del divino in una funzione soteriologica , quindi Giove che feconda Gea vergine tramite segone gigante , con Gea rimanente pregna , : il " numen " è l' individuazione del concetto del concetto del tempo infinito , l' immortalità , operato da una fonte inviolata , come la pioggia dorata da cui nasce Perseo , o il primo archetipo assoluto di Verginità generatrice , la Dea Kunti dei Miti Vedici , il mito viene quindi traslato in Cristo , dove il numen è identico ( non più un contatto in forma simbolica, ma pura astrazione coitante, coitum teleptatycum ... ) , e mutano le forme in quanto il Cristo è il primo mito dove l' antropizzazione assume forma dominante : la classe teocratica romana aveva bisogno di un simbolo concreto per esercitare il suo dominio , quI
indi Mithra non è più un Mito , ma un soter effettivo e tangibile , con il grande espediente di diventare " capro espiatorio " ( non più officiante come l' astratto Mithra ) e quindi la classe Teocratica ha una funzionalità prensile inventandosi la sua facoltà di interpetre : i Pater Patrum di Mithra si cambiano la casacca e diventano i Papi .... Jung , Simboli della Trasformazione , Psicologia e religione, Raffaele Pettazzoni , i Misteri , la Religione di Zarathustra , la Confessione dei peccati vol 2 .... .... .... zio ot

RISPONDIELIMINA

barionu17 gennaio 2019 alle ore 07:49
Quindi Cristo non è più un Mito , ma un soter effettivo e tangibile , con il grande espediente di diventare " capro espiatorio " ( non più officiante come l' astratto Mithra ) e quindi la classe Teocratica ha una funzionalità prensile inventandosi la sua facoltà di interpetre : i Pater Patrum di Mithra si cambiano la casacca e diventano i Papi . ...

RISPONDIELIMINA

Luis18 gennaio 2019 alle ore 12:56
@ Barionu, scusi, ma ci crede veramente a quello che ha scritto?

RISPONDI

barionu20 gennaio 2019 alle ore 02:45
Sono almeno 50 anni che studio il Cristo Storico ( sono un classe 53 ) e da circa 30 anni studio ebraico et aramaico con alcuni Rabbini madrelingua . So quello che dico . zio ot

ELIMINA

kimkiduk22 dicembre 2020 alle ore 06:31
Mi sa che ci crede sì, è questo il problema...


barionu20 gennaio 2019 alle ore 03:33
Dal momento che il mitraismo romano che ci è noto è contemporaneo al cristianesimo, non è possibile escludere che sia stato il cristianesimo ad influenzare il mitraismo, e non il contrario. ..... ..... ...... IL MITHRAISMO DESCRITTO DA GIUSTINO ( siamo intorno al 150 ev ) APPARTIENE ALL' ALTA TEOCRAZIA ROMANA .

Impossibile che i Patrizi e gli alti ranghi dell' esercito prendessero a modello delle forme che appartenevano

a un credo allora profondamente disprezzato e perseguitato .

RISPONDIELIMINA

kimkiduk22 dicembre 2020 alle ore 06:30
E infatti, come dimostra questo articolo, è molto più probabile che influenze non ce ne siano state nè da una parte nè dall'altra...



barionu19 gennaio 2021 alle ore 09:37
CERTO CHE CI CREDO , UL TERIORI DETTAGLI QUI https://originidellereligioni.forumfree.it/?t=77551456

ELIMINA

barionu19 gennaio 2021 alle ore 09:39
PARDON volevo dire qui https://originidellereligioni.forumfree.it/?t=78153190

ELIMINA

Marco Robertini30 gennaio 2021 alle ore 04:49
lettura molto interessante. Mi resta però la (non definitiva) convinzione che il cristianesimo si sia "romanizzato" assorbendo riti e figure simboliche già presenti o "concorrenti" spiritualmente nella popolazione di ceto medio-basso per legittimarsi ed affermarsi in un contesto ostile in quanto non riconoscendo la "sovranità teologica" dell'Imperatore il cristianesimo era già oggetto di persecuzioni o almeno di violento ostracismo. Tendo però a sostenere che, sociologicamente, le ragioni più profonde (contenute negli "ipsissima verba" del Cristo) resistettero ad ogni tentativo di sopraffazione o di mimetizzazione e che da questo si dà che il Cristianesimo è sopravvissuto e si è propagato mentre gli altri culti concorrenti si sono estinti.

RISPONDI

Unknown19 settembre 2021 alle ore 02:18
secondo me ,noi stiamo arrancando in cose che non sappiamo prive di ogni fondamento , arrivare a noi tramite scritti che non sappiamo nemmeno tradurre correttamente e con fonti e epoche al quanto incerte il fatto e´che il cristianesimo lo vediamo oggi cosa sia tramite la nostra amata chiesa che specula e nasconde molte cose scomode e imbarazzanti ,tipo adchivi segreti del vaticano , io dico perche´nascondere delle cose all´umanita´se il presunto Gesu´e´morto per salvarci , io rido al pensiero di tutti questi dotti che , leggono studiano su cose che sono messe la´a casaccio scritte da persone che probabilmente erano mantenute da gente che si spaccava la schiena.


Storia delle Idee25 ottobre 2021 alle ore 13:09
La questione è complessa ed inevitabilmente va molto al di là degli obiettivi che Storia Delle Idee si è posta, ci limitiamo a dire che i testi a noi pervenuti non pongono problemi di traduzione cruciali per le questioni di fede e per questioni di ricerca storica che non siano secondarie. Soprattutto non padroneggiamo i testi neotestamentari molto peggio di quanto facciamo con altre opere nella stessa lingua e più o meno coeve. Da escludere soprattutto che un significato problematico dei testi sia volutamente nascosto per comodità dalla Chiesa, la quale fonda esplicitamente la propria pretesa di autorità e la propria dottrina su un fondamento che non si riduce alla Bibbia.
L'Archivio Segreto Vaticano non ha nulla di "segreto" nel senso che suggerisci tu: "Secretum", com'è nella dicitura latina, ha una sfumatura di significato diversa, e difatti l'archivio, nei limiti del tecnicamente possibile, è a disposizione degli studiosi. Ad ogni modo non può contenere documenti relativi ai primissimi secoli della Chiesa. A proposito della Chiesa Primitiva: bisogna rendersi conto che i testi del Nuovo Testamento sono stati scritti e tramandati in un'epoca in cui il movimento cristiano era semiclandestino e soggetto a periodiche persecuzioni. I suoi pastori non guadagnavano nulla dalla propria missione, se non problemi, eppure nei primi tre secoli si consolidano già molte delle idee che i critici poco informati addebitano al desiderio del clero di acquisire e mantenere potere. Quando si immagina la Chiesa dei primi secoli come simile a quella medievale o moderna si sta facendo una retroproiezione priva di senso.





 
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